Due concetti chiave dell’artigianalità che tornano in Bruno Carlo


Mipel e TheOne, che nella loro edizioni di febbraio 2020 mettono al centro il concetto di sostenibilità da un lato e anti fast-fashion dall’altro, offrono un ottimo spunto per approfondire due argomenti che Bruno Carlo ha molto a cuore.

La visione sostenibile del vero artigianato.
Il lavoro artigianale rivaluta concetti come il tempo, la cura, e la dedizione del singolo individuo come pochi altri aspetti dell’ambito produttivo.
A questo, si aggiunge il valore di quell’unicità naturale di ogni capo, che, prodotto manualmente, potrà essere al massimo simile ad un altro, ma che sarà pur sempre diverso nella sua essenza.
Il lavoro artigianale è fatto di persone più che di macchine, di qualità più che di quantità. Ogni prodotto racchiude un granello della storia che ha portato alla sua creazione - una storia fatta di ricerca di materie prime di valore, sforzi continui per migliorarsi e offrire una proposta di cui da un lato, poter essere orgogliosi, e, dall’altro, avere la certezza che venga apprezzata dal cliente a cui ci si rivolge.

Bruno Carlo: artigianalità sostenibile per un consumo consapevole.
Bruno Carlo, nell’ottica della sempre maggiore importanza di un consumo consapevole,  oggi come ieri ha fatto sua la visione sostenibile del vero artigianato, lasciando che riviva ogni giorno nel suo laboratorio, e celebrandone l’eterna attualità nei suoi capi ed accessori.
Continua ricerca ed a accurata selezione stanno alla base dei tessuti e pellami che compongono le collezioni.
Oggi la collezione Knitwear impiega cachemire rigenerato, che recupera e rende nuovamente preziose fibre già esistenti; Head&Hands, per le sue applicazioni in pelliccia sui guanti in nappa, orienta la propria scelta sui “food animal”, evitando di andare ad impattare in maniera ulteriormente negativa sul livello di inquinamento del pianeta.
In ogni sua collezione, Bruno Carlo preferisce l'impiego di tessuti naturali a quello di fibre sintetiche, e le materie prime coinvolte nella realizzazione dei capi sono certificate da produttori italiani e europei, che lavorano da sempre con altissimi standard qualitativi.

La scelta dell’acquisto all’origine di prodotti di qualità durevole, si unisce poi in laboratorio alla lavorazione a mano fin nelle minime rifiniture: questa cura del dettaglio, eseguita singolarmente su ogni capo, riesce a dare ogni giorno un nuovo significato all’unicità dei prodotti.
Fuori dalla produzione in serie, Bruno Carlo mette al centro le persone: che si tratti di una delle generazioni dei Bruno presenti in azienda, di chi ne condivide ogni giorno sfide e risultati, o ancora dei clienti, i destinatari finali del proprio lavoro, l’importanza di questo valore non viene mai perso di vista.

Ogni capo è prezioso, e viene studiato e creato non per essere “consumato”, ma per durare sia addosso che negli occhi di chi lo guarda. 
É un approccio che vuole porsi in decisa controtendenza ai brand che orientano la propria produzione ai dettami del fast-fashion, svincolandosi dalla moda usa e getta, dai suoi dettami e dalle tendenze transitorie, e che promette di proporre sempre qualcosa che, con la sua unicità, vuole accompagnare a lungo chi lo sceglie.

Bruno Carlo vi aspetta al Mipel con focus particolare su guanti e cappelli, e, subito dopo, a The One, con un grande stand a disposizione dove Knitwear, Head&Hands, Mondo Pop e Man’s potranno raccontare in maniera più approfondita il loro concept per la stagione AI2020.
Queste le coordinate per trovarci:
- Mipel (16-19 Febbraio), Fiera Milano Rho, Pad. 10 Stand D18
- The One (20-23 Febbraio), Fiera Milano City, Pad. 4 Stand A75
Se non potrete essere presenti e volete avere più informazioni, vi invitiamo a mettervi in contatto con noi telefonando allo 0184 355144 o compilando il form che trovate a questo link.
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